mercoledì 10 novembre 2010

Storia delle automobili

Già Leonardo Da Vinci con le sue invenzioni sperimentava per primo prototipi di oggetti per il movimento quale il famoso carro armato, creava modelli di macchinari da lavoro, che però con la trazione meccanica rimasero solo modelli.

Con la scoperta del motore a vapore ci fu la possibilità di creare mezzi per il movimento la cui forza propulsiva non era fornita da altri uomini od animali, infatti nel 1769 un ingegnere militare francese, Joseph Nicolas Cugnot, ideò e costruì un mezzo semovente alimentato da un motore di 50.000 cc che movimentava un carro di ca 5 tonnellate.

Si trattava di un veicolo a vapore che è universalmente riconosciuto come l'invenzione che generò quel mezzo motore che fu alla base dell'industria automobilistica, oltre un secolo dopo.
Tale mezzo consisteva in un veicolo a tre ruote, con ossatura fatta di un telaio di legno. La ruota motrice era quella anteriore attraverso cui la vettura poteva anche sterzare. Il motore era a vapore ed in pratica si trattava di una grossa caldaia posizionata anteriormente, che faceva muovere dei cilindri verticali, per una cilindrata totale di circa 62.000 cm 3.

Cugnot aveva studiato il modo per far muovere il veicolo, ma fece l’errore di tralasciare il sistema frenante, così durante uno dei primi esperimenti il primo esemplare fu distrutto in sede di collaudo cozzando contro un muro per debolezza del freno di bordo. Questo è stato descritto da molti come il primo incidente automobilistico della storia, in realtà non si poteva ancora parlare di automobile vere e proprie.-

Tuttavia l’inventore ne costruì un secondo nel luglio del 1771 che ottenne un buon risultato
e nel quale vi perfezionò l'impianto frenante.
Le prestazioni non erano certo paragonabili a quelle di una delle prime automobili. In ogni caso, questo grosso mezzo di trasporto (lungo 7.25 m e largo 2.19 m) poteva trasportare 4 persone a 4 km/h di velocità.

Oggigiorno il “Carro di Cugnot” è conservato al Conservatoire National des Arts e Métiers di Parigi ed una copia la si può ammirare al Museo dell'Automobile Biscaretti di Torino.

In Italia poco dopo l'ufficiale dell'esercito sardo Virginio Bordino (Torino 27 ottobre 1804- Firenze 9 maggio 1879) costruì anch’egli alcuni prototipi azionati da motore a vapore.

Nel 1785 lo scozzese James Watt realizzò il primo motore a vapore che aveva un particolare diverso dagli altri: una camera di condensazione del vapore separata, che permetteva di ridurre la perdita di vapore che si verificava quando il cilindro alternava i riscaldamenti e i raffreddamenti.
I modelli erano ancora tutti di automobili a vapore.